PRODOTTI: MILLE IN CAMMINO

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Luigi Cammarota

SD Cinematografica

43 min.

HD

Dire “Palermo” suscita emozioni opposte, tutte fortissime. Capoluogo di regione, città metropolitana meravigliosa, caotica, passionale, sede di magnifici patrimoni dell’umanità per arte, cultura e tradizioni. Adagiata placidamente - quando appare da lontano - nella superba “Conca d’oro”, con una densità di quattromila abitanti per chilometro quadrato, Palermo non è certo un posto tranquillo. Ma rivolgendo lo sguardo dal mare verso sud, appare circondata da una barriera di montagne, i Monti di Palermo, una catena di gruppi montuosi alti più di mille metri che dominano con un abbraccio possente il golfo e la città.
Dall’alto di questi monti il frastuono, le passioni e la frenesia si percepiscono appena, lontani chilometri, ma anche secoli. Incredibilmente, il paesaggio e la natura sono ancora quelli della Sicilia rurale, assolata e selvaggia dell’ottocento, quando il trenino a scartamento ridotto della “Sicilian Railwais Company of London” collegava Palermo a Corleone, passando per Monreale e Ficuzza. Il treno non c’è più, ma l’antico tracciato si può percorrere a piedi, cavallo e bicicletta.
Stefano è un giovane con la passione del trekking esplorativo che studiando un’antica guida del Club Alpino del 1910 ha individuato un itinerario affascinante che sa di storia, cultura e natura inviolata: il “Cammino dei Mille”. È l’insieme dei sentieri, mulattiere e viottoli di campagna che permisero a Garibaldi e le sue mille “camicie rosse” di aggirare l’esercito borbonico avanzando sulle creste dei monti di Palermo e conquistare la città e la Sicilia intera.
Con la supervisione di Amelia Crisantino, scrittrice, giornalista e storica, e insieme ad altri camminatori volontari ed entusiasti, ha tracciato il sorprendente percorso di centosessanta chilometri che si snoda su crinali panoramici, vallette boscose, altipiani verdissimi e che tocca centri abitati grandi e piccoli, ma tutti famosi, come Monreale, Corleone, Misilmeri, Marineo, Piana degli albanesi, Santa Cristina Gela, Mezzojuso, chiudendo l’anello a Palermo.
Da ogni punto del cammino si vede il mare. Il tratto più incantevole è nel Bosco della Ficuzza, Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale, riserva di caccia dei Borboni che oltre alla casina reale vanta panorami stupendi, boschi secolari, vestigia archeologiche e preziosi endemismi. Un’ immersione nel passato e nella natura incontaminata di un territorio mediterraneo di rara bellezza, che attraverso lo sguardo e la voce dei giovani volontari e degli abitanti incontrati lungo il cammino, fa emergere l’anima più vera, naturale e sostenibile di questa terra.