LA NOSTRA STORIA

La SD CINEMATOGRAFICA nasce nel 1961 come società di produzione televisiva. Dalla sua costituzione collabora prevalentemente con RAI e con le principali televisioni del mondo per la produzione di Film, Varieta', Documentari scientifici e culturali. Da alcuni anni ha focalizzato la sua produzione sul documentario (naturalistico, scientifico e storico) raggiungendo livelli altissimi che le hanno permesso di annoverare tra i propri clienti National Geographic Channels, Discovery Channels, TF1, ARTE, NHK, TSR, ARD/BR, PBS, ZDF oltre a RAI e Mediaset. Molti documentari hanno vinto importanti premi internazionali ai maggiori Festivals, tra cui una nomination all'Oscar, una agli Emmy ed una al Festival di Banff. Ad oggi la SD Cinematografica ha al suo attivo più di 800 ore di programmi. [abs]

I NOSTRI CONTATTI

REGIA

PRODUZIONE

DURATA

VERSIONI

FORMATO

Marc Innaro e Sandro Vannini

Laboratoriorosso

52'

HDV

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Frutto di 2 mesi di riprese e di 10 mila chilometri percorsi, “The Throbbing Desert” di Marc Innaro e Sandro Vannini, descrive un Egitto completamente diverso dai soliti cliche’ turistici, un Egitto ancora largamente legato alle proprie ancestrali tradizioni, alla raccolta delle olive e dei datteri, alla dura lotta quotidiana dei suoi abitanti per strappare terreno fertile alla sabbia del deserto. L’immenso territorio del Deserto occidentale egiziano nasconde i segni di antiche civilta’ preistoriche, straordinarie testimonianze di un passato incredibilmente ricco, ma e’ anche una delle regioni piu’ aride della Terra, luogo misterioso, ancora largamente inesplorato. La nostra spedizione ha visitato il vasto altopiano del Gilf-el-Kebir (La Grande Barriera), al confine con Sudan e Libia, uno dei luoghi meno accessibili al mondo, totalmente sconosciuto fino al 1926, e divenuto famoso grazie all’esploratore ungherese Laszlo von Almasy e al film “Il Paziente Inglese” di A. Minghella. Oggi, tuttavia, il Deserto Occidentale egiziano subisce colpi durissimi a causa della crescente diffusione del turismo di massa, delle strade asfaltate e delle moderne tecniche di irrigazione con l’acqua fossile, estratta in massicce quantita’ dal suo sottosuolo. Lo sviluppo del grandioso progetto della Nuova Valle (Wadi el-Gedid) sta gradualmente, ma inesorabilmente provocando irreversibili mutamenti nelle oasi di Bahariya, Farafra, Dakhla e Kharga. Il trasferimento di migliaia di contadini egiziani (“fellahin”), che si sovrappongono alla popolazione locale beduina, modifica profondamente composizione sociale e stili di vita. Pesanti conseguenze anche per i delicati equilibri ecologici, idro-geologici, per la fauna e per gli antichi villaggi delle oasi, oggi sempre piu’ assediati da anonime periferie in mattoni e cemento armato.

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