PRODOTTI: LE MONTAGNE DEL PASSATO VIVENTE

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Luigi Cammarota

SD Cinematografica

43 min.

HD

Siamo nel centro dell’Europa. Nel terzo millennio! Permosh è un piccolissimo villaggio in una valle remota nelle montagne dell’Albania del nord, nella regione di Scutari. E’ incastonato tra vette che raggiungono i 2500 metri sopra il livello del mare, spesso innevate, immerso nella natura e i suoi rumori selvaggi. Si trova nel punto di incontro di tre confini, Albania, Kosovo e Montenegro e conserva il volto più autentico e intatto della cultura dei Balcani occidentali, tanto che diventerà un Parco sovranazionale della Pace. Tutta la valle di Kelmand è lontana: dalla modernità che avanza in tutta la regione, dagli agi e le comodità che spesso condizionano la nostra vita. Il paesaggio è primordiale e autentico, niente asfalto, poca tv, cellulari, internet o illuminazione stradale. La notte in cambio regala lo spettacolo della Via Lattea ben visibile a occhio nudo, senza inquinamento luminoso. Quasi i due terzi della valle sono coperti da alberi, soprattutto querce. I boschi sono talmente inaccessibili agli esseri umani da essere considerati una “foresta primordiale”. Il fiume Cem scorre da nord a sud ed è famoso per l’abbondanza di trote di montagna. 170 grotte e caverne, di cui 10 di importanza internazionale. All'interno delle grotte ci sono stupefacenti laghi sotterranei, enormi gallerie e sifoni giganteschi che alimentano decine di sorgenti di acqua purissima e tre cascate. Tutte queste meraviglie però non sono niente a confronto degli abitanti. E’ una comunità antica e coriacea di poche persone dedite all'allevamento e all'agricoltura eroica d’alta quota, nel miglior esempio conservato di villaggio montano, con case dal tipico tetto in tegole di legno raccolte attorno ad un vero mulino in pietra ad acqua funzionante, al passo con il tempo lento della Natura. Al centro la torre dell’orologio, utilizzata nel corso dei secoli come rifugio durante le ricorrenti faide familiari. Molte donne dei villaggi indossano ancora la “xhubleta”, la gonna a campana la cui origine si perde nella notte dei tempi.