PRODOTTI: IL TIRÒT DI FELONICA

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Roberto Dall'Angelo

SD Cinematografica

18 min.

HD

In dialetto mantovano Tiròt significa “tirato”, e fa riferimento a come l’impasto di una particolare focaccia viene tirato prima di essere sistemato nella teglia e cotto.
Si tratta di una focaccia con le cipolle che non sembrerebbe avere nulla di particolare, se non che la cipolla con cui viene fatto è quella di Sermide: una varietà presente sulle tavole delle famiglie più povere fin dal medioevo, e che poi si è guadagnata un posto su quelle dei nobili in epoca rinascimentale, perché ritenuta un potente afrodisiaco. La varietà si stava perdendo, ma alcuni agricoltori sono riusciti a salvarne i semi e oggi, armati di cappello di paglia e delle proprie mani, la raccolgono ogni inizio estate.
Un tempo il Tiròt, scandiva il ritmo delle giornate delle famiglie del paese. Al mattino le donne ne preparavano l'impasto con farina, strutto, cipolla, acqua, sale e lievito, per poi portarlo ai forni comuni per la cottura. Nel corso della giornata veniva invece consumato durante i lavori nei campi, e la sera lo si mangiava con tutta la famiglia nell'aia della fattoria.
Un piatto che racconta la storia del luogo in cui è nato molto più di quanto possa fare un libro.